13 gennaio 2015

...Mamma, ma quando arriva la sorellina, l'altro lo diamo indietro?...quando la famiglia si allarga!



Ingenuamente non avrei mai pensato che l’arrivo del secondo figlio potesse creare tanti dubbi e perplessità nei genitori, si avevo sentito parlare della gelosia dei primogeniti ma sempre come un momento passeggero e inevitabile…invece parlando con le persone, leggendo articoli e libri ho capito l’importanza di questo momento di trasformazione della famiglia…e di come sia importante offrire attenzione, supporto e sostegno per affrontare questo ulteriore momento di passaggio, di quanto sia importante ascoltare i dubbi della coppia…
La seconda gravidanza sarà vissuta in maniera diversa rispetto alla prima, sarà sempre un’attesa unica e diversa…questi nove mesi passeranno più in fretta, per l’organizzazione della vita in quattro, per le attenzioni che il primo piccolo richiede, viene vissuta con meno «immaginazione», più sul versante pratico!
La nascita del piccolo/a è desiderata ma temuta, e il suo arrivo viene mentalmente ritardato…

se nella prima gravidanza l’ambivalenza (ve la ricordate???!!!) era sul volere o non volere/sarò capace o no, ora l’ambivalenza si sposta sul sarò in grado di amare tutti e due allo stesso modo? riuscirò ad essere «imparziale»? farò delle preferenze? Il primo ne soffrirà?

…tutte queste domande sono comprensibili e naturali…è l’incertezza verso il nuovo, si cerca di anticipare il futuro immaginando come sarà, quello che farete e direte…ma non si può mai pianificare troppo…bisogna imparare a vivere ciò che viene……l’attesa e la nascita sono eventi straordinari e meravigliosi, ciò non cambia solo per il fatto che sta succedendo una seconda volta…

…Amerete entrambi, trovando aspetti di uno e dell’altro che vi faranno innamorare ogni giorno…

Fonte:genitorichannel.it

Sarà di nuovo una meravigliosa prima volta!

…è importante pensare che in due fratellini (ma anche in tre o più) si cresce bene…che ci saranno gelosie, scontri, liti…ma sarà un ottima palestra per imparare a condividere con gli altri, a comprenderli e a negoziare…sarà una risorsa!
Ci saranno momenti di «panico» e di assestamento…il nuovo arrivo porterà ad un nuovo ordine familiare, e tutti devono accomodarsi nelle nuove posizioni…
Il compito che avrete come genitori sarà quello di riuscire ad evitare che si creino tra i fratelli dei ruoli predefiniti…avrete il compito di conciliare le vostre inclinazioni date dal carattere dei piccoli, e le loro diverse modalità di entrare in contatto con voi…
Facilmente si può cadere nella tentazione di inquadrare i figli con aggettivi predefiniti, «il capriccioso, il maschiaccio, il timido»…

Ognuno di loro è unico e speciale e possiede punti di forza e debolezza!

Un genitore che è in grado di rispettare il figlio nella sue essenza è capace anche di comprendere le sue debolezze e di incoraggiare le sue qualità…

Attraverso il vostro esempio circolerà la capacità di amare e rispettare gli altri al di là delle loro naturali diversità! 

 

  Quando annunciare l’arrivo del fratellino/sorellina?

...è importante che siate voi a dire al bambino dell’arrivo del fratellino/sorellina e a cominciare a preparalo da subito…I bimbi spesso si accorgono che la mamma è incinta prima dei genitori.
Avere molto tempo prima della nascita permette al piccolo di poter sperimentare ed esprimere le diverse emozioni che prova verso la novità dell’arrivo…
 


Come prepararlo al lieto evento

Quando il piccolo nella pancia comincerà a farsi sentire con i suoi calcetti, fate sentire anche a vostro figlio la sua presenza, diventerà più «reale», sempre se vorrà, raccontandogli pian piano cosa succede nella pancia, che fa il fratellino/sorellina, potete chiedergli di cantare una canzone spiegandogli che riconosce la sua voce…
Potete coinvolgerlo nel preparare l’angolo del neonato, e continuare a coinvolgerlo quando nascerà chiedendogli piccoli aiuti (portare pannolini, creme, giochi, controllare se dorme, (sempre se è interessato a farlo!!!)…e ringraziamolo per il suo aiuto prezioso!
Leggere insieme dei libri che aiutano a preparare a questo evento spiegando cosa succede nella pancia e come sarà avere un piccoletto a casa, con gioie e dolori! Può essere una buona idea riguardare le foto di quando era appena nato…
Sarà fondamentale il ruolo del papà nel farlo sentire importante, amato e al centro dell’attenzione, la mamma inizialmente sarà più presa dal piccolino, che naturalmente avrà bisogno di attenzioni più impegnative.
Il papà potrà organizzare attività che piacciono tanto al primogenito, momenti dedicati solo a lui.
Nel caso in cui bisognerà cambiare stanza o letto, è importante non farlo coincidere con la nascita, in modo che venga fatto perché «è diventato grande» e non perché «è arrivato l’usurpatore!», questo può valere anche per il ritorno all’asilo nido…
Fonte:nostrofiglio.it
In prossimità del parto il bambino potrebbe avere dei momenti di regressione in cui si comporta da bambino più piccolo e richiede molta attenzione, non dovete preoccuparvi! 
È importante in questo caso non pretendere che conquisti nuove autonomie o rimproverarlo che «ormai è grande»… bisogna premiarlo e gratificarlo quando si comporta da bimbo grande!
Andrà preparato al distacco dalla mamma per i giorni del parto, spiegandogli cosa succederà, come mai la mamma va via, magari preparategli qualche regalino da dargli durante il ricovero, in modo che senta le attenzioni della mamma anche se lontana!

 Il rientro a casa con due piccoli

Sicuramente farà piacere ricevere un regalino dal fratellino/sorellina!!!

Al rientro a casa è bene occuparsi quanto più possibile del bimbo più grande, alternandosi quando possibile e trovando degli spazi dedicati solo a lui.
Aumentare le coccole e cercare di fargli esprimere le emozioni parlando o attraverso le favole e i giochi. A chi viene a conoscere il nuovo arrivato va chiesto di non «dimenticarsi» di lui!!! Non metterlo in disparte e coinvolgerlo nelle nuove conoscenze! 

    Le reazioni 
L’arrivo di un fratellino significa perdere l’attenzione totale di tutta la famiglia….e verso questa nuova strana presenza avrà molte paure e sentimenti ambivalenti…
Una paura costante è quella di non essere più al centro delle attenzioni e dell’affetto di mamma e papà, per questo prova gelosia nei confronti di questo mostriciattolo appena arrivato…
Potrà reagire in modo diverso, anche se si dimostrerà tranquillo o contento non significa che non abbia paura di essere escluso o di provare un minimo di gelosia.
Oppure potrà mostrare indifferenza per punire mamma e papà e per evitare delusioni, potrà piangere e aggrapparsi alla mamma, o reagire con rabbia

 Cosa si può fare?

Accogliere e accettare le reazioni del bambino piuttosto che ignorare, ostacolare o condannare le sue emozioni.

Fonte:mammenellarete.nostrofiglio.it
Comprendere il disagio emotivo non vuol dire accettare le sue pretese di esclusività.
Vuol dire innanzitutto parlare con lui delle sue emozioni e cercare di fargliele esprimere senza soffocare le reazioni di gelosia.
Il bambino ha diritto di provare gelosia, tristezza, amore, tenerezza e desiderio di protezione per il bimbo nato, ma anche rabbia per non essere più al centro delle attenzioni, paura di perdere l’amore dei genitori, sensi di colpa per la propria rabbia,  sarà per lui importante che il genitore di fronte a queste emozioni mantenga un atteggiamento affettuoso, accettante, comprensivo e paziente.
Ha bisogno di tempo per scoprire che l’amore di mamma e papà anche se condiviso è intenso come prima e per far ciò è importante che voi stiate sintonizzati coi suoi bisogni e sappiate essere di conforto.
Rassicuratelo quanto più possibile rispetto alla paura di perdere il vostro amore.
I momenti in cui esplode la rabbia sono proprio quelli in cui ha più bisogno della vostra attenzione e conforto e quindi è bene stargli vicino, fargli esprimere questa emozione e accettarla, rassicurandolo del vostro affetto.
Ha bisogno di tempo per capire che non può compiere atti aggressivi verso il piccolino ma ha diritto di provare rabbia senza sentirsi in colpa per questo e i genitori lo ameranno comunque. Potrà così imparare ad accettare dentro di sé la coesistenza di sentimenti ambivalenti: amare e desiderio di fare male al piccolo. è importante riuscire a mettergli dei limiti, chiarendo ciò che è permesso da ciò che non è consentito, dandogli così la sensazione che potete contenere la sua aggressività e trasmettendogli sicurezza e tranquillità.
  

Col tempo potrà comprendere che nonostante le sue paure iniziali l’amore di mamma e papà per lui è ancora intenso e questo sarà fonte di grande sicurezza e serenità

Inoltre è vero che forse dal punto di vista pratico avrà qualcosa in meno (quantità di attenzioni) ma guadagnerà molto dal punto di vista umano e affettivo perché avere un fratello vuol dire poter condividere esperienze e emozioni, vuol dire imparare a stare con gli altri, sperimentarsi e confrontarsi con un coetaneo, imparare a negoziare, competere, aiutare, cooperare, condividere, sostenere, e vuol dire maturare perché non vive più come se fosse al centro di ogni cosa. 

"...You are my sister
And I love you
May all of your dreams come true
I want this for you
They're gonna come true (gonna come true)..."

(Anthony and the Johnsons)


Fonte: Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina, G. Cozza